INFEZIONI DELLE VIE URINARIE

 

Descrizione (torna su)

Le infezioni delle vie urinarie (IVU) sono delle patologie molto comuni. Si verificano quando i batteri, penetrando attraversano l’uretra, proliferano e si moltiplicano nelle vie urinarie.

L’apparato urinario è composto da reni, ureteri (i condotti che trasportano l’urina dai reni alla vescica), vescica e uretra (il condotto che trasporta l’urina dalla vescica all’esterno). Esiste un meccanismo a valvola a livello della connessione tra vescica ed ureteri che impedisce all’urina di refluire dalla vescica verso i reni.

Questo meccanismo “anti reflusso” rappresenta una difesa contro l’infiammazione batterica e l’infezione alle vie urinarie. Le IVU possono svilupparsi sia negli uomini che nelle donne che nei bambini.

Tipi (torna su)

Le infezioni delle vie urinarie si sviluppano più comunemente nelle basse vie (uretra e vescica), ma, se non trattate possono diffondersi all’apparato urinario superiore (ureteri e reni).

L’infezione alla vescica (cistite) è di gran lunga il tipo di IVU (infezione vie urinarie) più comune. L’infezione dell’uretra è denominata uretrite.

L’ infezione del rene (pielonefrite) è una patologia che richiede il trattamento urgente. Può condurre alla perdita della funzionalità renale e, nei casi più gravi, anche alla morte dell’individuo se non trattata tempestivamente.

Incidenza e prevalenza (torna su)

Ogni anno in Italia circa 2-3 milioni di persone vengono affette da una infezione alle vie urinarie. Le IVU si verificano nelle donne con una frequenza di gran lunga maggiore che negli uomini. Ciò è dovuto al fatto che l’uretra femminile è molto più corta di quella maschile, e, per questo, nelle donne, i batteri possono penetrare più facilmente e colonizzare la vescica.

Le IVU (infezione vie urinarie) sono rare negli adolescenti e nei maschi in giovane età.

infezione vie urinarie IVU
Pelvi femminile vista di lato. Si noti la brevità dell’uretra
Il venti per cento delle donne in Italia è affetta da una IVU (infezione vie urinarie) e,
di queste, un quinto va incontro ad una recidiva.
Le IVU sono più comuni nei bambini al di sotto dei 2 anni

Cause e fattori di rischio (torna su)

L’ Escherichia coli (E. coli) è il batterio che causa circa l’80% di tutte le infezioni alle vie urinarie (IVU) negli adulti. L’ Escherichia coli è normalmente presente nel colon e, provenendo dalla cute dei genitali e dell’ano, può penetrare attraverso l’uretra.

Nelle donne vi è una maggiore suscettibilità alle infiammazioni e infezioni alle vie urinarie perché lo sbocco dell’uretra è vicino alle zone cutanee normalmente popolate da batteri (ano e vagina). Inoltre nelle donne la maggiore brevità dell’uretra rende più agevole la colonizzazione di batteri nelle urine.

Altri batteri che causano infezioni alle vie urinarie sono: Staphylococcus saprophyticus (nel 5- 15% dei casi), Chlamydia trachomatis e Mycoplasma hominis. La Chlamydia trachomatis e il Mycoplasma hominis si possono trasmettere al partner tramite rapporti sessuali.

Per motivi tuttora ignoti, durante i rapporti sessuali le donne possono contrarre una infezione alle vie urinarie (IVU). Le donne che utilizzano dispositivi intra-uterini sono più spesso affette da IVU. I preservativi con spermicida possono favorire la proliferazione del E. coli (Escherichia coli) nella vagina.

Il cateterismo urinario è spesso causa di IVU (infezione vie urinarie), poiché favorisce l’ingresso dei batteri nell’apparato urinario. Il rischio di IVU aumenta con la durata del cateterismo urinario.

Nei neonati i batteri provenienti dai pannolini sporchi possono penetrare attraverso l’uretra e causare una infezione e infiammazione alle vie urinarie (IVU). L’E. coli può penetrare attraverso l’uretra anche quando le donne durante la loro igiene intima si puliscono con un movimento da dietro verso avanti.

Altri fattori di rischio d’infezione alle vie urinarie includono i seguenti:

  • Ostruzioni al deflusso delle urine (ad esempio calcolosi o IPB)
  • Patologie che causano un incompleto svuotamento della vescica (ad esempio traumi del midollo spinale)
  • Anomalie congenite (presenti sin dalla nascita) dell’apparato urinario (ad esempio il reflusso vescicoureterale)
  • Stati di immunodepressione
  • Non essere circoncisi

Segni e sintomi infezione vie urinarie (torna su)

I sintomi delle infezioni alle vie urinarie basse (ad esempio cistite ed uretrite) negli adulti includono i seguenti:

  • Dolore alla schiena
  • Sangue nell’urina (ematuria)
  • Urina purulenta (piuria) di colore grigiastro
  • Impossibilità ad urinare nonostante lo stimolo
  • Febbre
  • Minzione frequente (pollachiuria)
  • Malessere generale
  • Minzione dolorosa (disuria)

I sintomi delle infezioni alle vie urinarie alte negli adulti includono le seguenti:

  • Brividi
  • Febbre alta
  • Nausea
  • Dolore sottocostale
  • Vomito

Complicanze (torna su)

I cambiamenti ormonali e le modifiche dell’apparato urinario durante la gravidanza aumentano il rischio di IVU. Durante la gravidanza le donne devono praticare periodicamente una urinocoltura per escludere una IVU.

Una infezione delle vie urinarie, infatti, può essere asintomatica e può essere responsabile di complicanze sia per la madre che per il feto (parto prematuro, ipertensione della gestante).

Gli stati di immunodepressione (ad esempio l’AIDS) e le malattie sistemiche debilitanti (per esempio tumori avanzati o l’anemia a cellule falciformi) aumentano il rischio di infezioni alle vie urinarie (IVU) e di relative complicanze.

Diagnosi infezione vie urinarie (torna su)

La diagnosi di IVU si basa sull’urinocoltura ossia sul prelievo di un campione di urina non contaminato. Questo tipo di analisi prevede la detersione della cute attorno allo sbocco dell’uretra (glande nel maschio e vagina nella femmina) e la raccolta del flusso intermedio delle urine del paziente. In questo modo si evita la contaminazione del campione da parte dei batteri normalmente presenti a livello cutaneo.

L’analisi delle urine rileva la presenza di globuli bianchi nelle urine (leucocituria). La presenza di molti globuli bianchi nelle urine è suggestiva di una infezione in atto.

È possibile l’esecuzione di un antibiogramma al fine di determinare il tipo di batteri responsabili dell’infezione alle vie urinarie ed impostare di conseguenza una antibioticoterapia mirata.

Trattamento infezione vie urinarie (torna su)

Le IVU vengono trattate nella maggior parte dei casi con farmaci antibatterici. Il tipo di farmaco impiegato e la durata del trattamento per le infezioni alle vie urinarie dipendono dal tipo di batterio responsabile dell’infezione.

I farmaci più utilizzati per le IVU sono il trimetoprim – sulfametossazolo (Bactrim) e i fluorochinolonici (Unidrox, Ciproxin, Levoxacin etc). Nella maggior parte dei casi di infezione delle vie urinarie si nota un miglioramento della sintomatologia entro due giorni.

In caso di IVU causate da clamidie o micoplasmi il trattamento richiede una maggiore durata e vengono impiegati altri tipi di antibiotici come le tetracicline o la doxaciclina.

In caso di fattori predisponesti come la calcolosi o la IPB è possibile il ricorso alla terapia chirurgica. IVU recidivanti possono essere trattate con cicli di trattamento di antibiotici a lunga durata e a basso dosaggio. L’esecuzione di una urinocoltura alla fine del trattamento testimonia l’eliminazione dell’infezione.

Prevenzione infezione vie urinarie (torna su)

Ecco alcuni consigli utili per prevenire le IVU:

  • Evitare prodotti che possono irritare l’uretra (per esempio bagnoschiuma o altri profumi intimi)
  • Eseguire una corretta igiene intima prima dei rapporti sessuali.
  • Cambiare tempestivamente i pannolini sporchi nei neonati.
  • Bere molta acqua in modo da aiutare l’organismo a espellere i batteri.
  • Urinare con frequenza.
  • Farsi la doccia anziché il bagno
  • Urinare dopo rapporti sessuali
  • Le donne, dopo aver evacuato, dovrebbero pulirsi dall’avanti verso dietro per evitare che i batteri che normalmente sono presenti nelle feci possano penetrare attraverso l’uretra e provocare infezioni alle vie urinarie.