TUMORE DELLA VIA ESCRETRICE


Descrizione
Tipi
Incidenza e prevalenza
Cause e fattori di rischio
Segni e sintomi
Diagnosi
Trattamento
Prognosi
Prevenzione

Descrizione (torna su)

I tumori della via escretrice possono originare sia dalla parte del rene che raccoglie l’urina  pelvi renale) che dai condotti che trasportano l’urina dai reni alla vescica (ureteri). Tali tumori rappresentano pressappoco l’ 1% dei tumori del tratto urogenitale. I tumori della via escretrice sono associati spesso con il tumore della vescica.

tumoreviaescretrice1
I tumori della via escretrice possono
originare dalla pelvi renale o dall’ uretere

Tipi

Più del 90% dei tumori della pelvi renale si sviluppano a partire dalle cellule di rivestimento denominate cellule epiteliali di transizione. Questo tipo di tumore è definito carcinoma a cellule transizionali (CCT). Il CCT può interessare simultaneamente più zone dell’ dell’apparato urinario.

Meno del 10% dei tumori della pelvi renale è costituito da carcinomi a cellule squamose, che si sviluppano da cellule di rivestimento del bacinetto renale che sono andate incontro ad una trasformazione (metaplasia) di tipo squamoso. L’adenocarcinoma, che si sviluppa a partire da cellule ghiandolari, è estremamente raro. Tutti questi tipi di tumore della pelvi renale sono associati all’ infiammazione, causata da infezioni croniche dell’apparato urinario e alla calcolosi renale.

Incidenza e prevalenza (torna su)

L ‘incidenza dei tumori della via escretrice è di circa 1-2 casi su 100.000 all’ anno. I tumori della via escretrice sono più comuni nei maschi e nella razza caucasica. Il picco di incidenza si presenta tra i 60 e i 70 anni. La più alta incidenza si registra nei paesi balcanici.
I tumori della via escretrice bilaterali rappresentano il 2% del totale.



Cause e fattori di rischio (torna su)

La causa dei tumori della via escretrice è sconosciuta. Una storia personale di tumore della vescica è il fattore di rischio principale,così come anche il Fumo riveste un ruolo  importante.Altri fattori di rischio includono i seguenti:

  • Età
  • Provenienza balcanica
  • Infezioni croniche dell’apparato urinario
  • Storia familiare di carcinoma a cellule di transizione
  • Mutazione genetica del gene p53
  • Abuso di analgesici che contengono fenacetina
  • Calcolosi ricorrente del rene
  • Uso di ciclofosfoamide, ifosfamide o di altri farmaci chemioterapici

I lavoratori del settore chimico, petrolifero, delle vernici e della industria plastica e quelli che sono esposti a carbone, catrame e asfalto hanno un rischio aumentato di insorgenza di tumore della via escretrice. Il consumo di più di sette tazzine di caffè al giorno è un altro fattore di rischio.

Segni e sintomi (torna su)

Il sintomo più comune di un tumore della via escretrice è il sangue nell’urina (ematuria).
L’ ematuria può essere visibile a occhio nudo (macroscopica) o visibile solo al microscopio (microscopica). Altri sintomi includono i seguenti:

  • Irritazione vescicale
  • Costipazione
  • Dolore pelvico

Diagnosi (torna su)

La diagnosi dei tumori della via escretrice si basa sull’esame fisico in caso di tumori palpabili, le analisi di laboratorio e la diagnostica per immagini. Le analisi di laboratorio comprendono:

  • Analisi delle urine (rileva l’ ematuria microscopica)
  • Citologia urinaria (esamina eventuali anomalie nelle cellule del tessuto uroteliale trovate nell’ urina)
  • Urinocoltura (evidenzia una eventuale infezione dell’apparato urinario)



Le procedure di diagnostica per immagini comprendono la TAC e l’ urografia. La TAC è una metodica che utilizza i raggi X per fornire immagini dell’apparato urinario. È impiegata per distinguere i calcoli del rene dai tumori della via escretrice e inoltre per determinare se un tumore si è diffuso (metastatizzato).

L’ urografia si effettua per rilevare una eventuale ostruzione nell’apparato urinario. In questa procedura, un agente di contrasto (colorante radiopaco) è somministrato per via endovenosa e delle scansioni radiografiche vengono scattate mentre il colorante si muove attraverso l’apparato urinario.

tumoreviaescretrice3Questa urografia mostra un tumore nel
tratto prossimale dell’ uretere sinistro

Se si sospetta un tumore della via escretrice può essere effettuata una biopsia da spazzolamento in corso di ureteroscopia.

Con il paziente in anestesia un sottile strumento (ureteroscopio) collegato ad una telecamera viene introdotto nell’ uretere al fine di rilevare eventuali anomalie.

Nella biopsia da spazzolamento un catetere è introdotto nell’ uretere e dei campioni di tessuto sospetto vengono prelevati utilizzando un apposto strumento . Le cellule vengono successivamente esaminate al microscopio e ,nel caso in cui si rilevi un tumore, la malattia viene stadiata.

Trattamento (torna su)

La metodica migliore per trattare la maggior parte dei tumori della via escretrice è la rimozione chirurgica del rene, dell’ uretere e di una parte della vescica (nefroureterectomia). La rimozione parziale dell’ uretere (Ureterectomia parziale) non è consigliabile nella maggior parte dei casi dal momento che esiste un alto rischio che il tumore possa ripresentarsi nella parte residua dell’ uretere.

L’ ureterectomia parziale è indicata esclusivamente per i tumori limitati al terzo inferiore dell’ uretere eseguendo nel contempo la rimozione chirurgica dei linfonodi regionali (linfadenectomia).

Tuttavia, non sono candidati alla terapia chirurgica i pazienti che posseggono soltanto un rene, quelli con una ridotta funzionalità renale e quelli affetti da tumori bilaterali o da tumori metastatici. Questo tipo di pazienti sono trattati con l’immunoterapia o la chemioterapia.

L’ immunoterapia ha lo scopo di aumentare la capacità del sistema immunitario a combattere il tumore. In questo trattamento il BCG, un vaccino derivato dai batteri che causano la tubercolosi, è iniettato tramite un catetere nell’apparato urinario superiore per stimolare il sistema immunitario a distruggere le cellule tumorali.

Gli effetti secondari includono l’infiammazione della vescica (cistite), l’infiammazione della prostata (prostatite) e sintomi simili alla comune influenza. In caso di febbre alta sussiste
il sospetto che i batteri siano entrati nella circolazione sanguigna generando una situazione ad alto rischio,che richiede il trattamento antibiotico, denominata batteriemia.

La chemioterapia viene eseguita dopo la chirurgia o come trattamento di prima linea per i tumori inoperabili. La chemioterapia utilizza farmaci per distruggere le cellule tumorali. Una combinazione di gemcitabina e di cisplatino viene spesso impiegata per questo scopo. La chemioterapia ha molti effetti secondari, alcuni dei quali molto severi.



La radioterapia viene impiegata per ridurre il dolore (effetto palliativo).
Prognosi (torna su)

La prognosi dei tumori della via escretrice dipende dallo stadio della malattia. I tumori non trattati sono mortali. I tumori del bacinetto renale hanno una prognosi migliore rispetto a quelli dell’ uretere.

Prevenzione (torna su)

I tumori della via escretrice non possono essere prevenuti. Evitare di fumare nonché  ‘eliminazione di altri fattori di rischio conosciuti come la calcolosi e le infezioni urinarie possono avere un effetto benefico in tal senso.