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Rimedi naturali per la prostatite: cose da sapere

Quando ricorrere ai rimedi naturali per la prostatite

La prostata è una ghiandola che è parte integrante del sistema riproduttivo maschile: una delle sue funzioni principali è infatti quella di favorire la produzione e l’emissione del liquido seminale.

Come abbiamo già avuto modo di scrivere su questo blog, la prostatite è una condizione infiammatoria di questa ghiandola che può coinvolgere anche le aree circostanti: è una situazione piuttosto fastidiosa e dolorosa che può presentarsi con sintomi differenti a seconda delle cause. I sintomi della prostatite, infatti, dipendono dal tipo di origine dell’infiammazione che può essere batteria o non batterica:

  • nella prostatite batterica acuta la ghiandola prostatica si infiamma a causa di un’infezione batterica. In genere si verifica anche un’infiammazione delle vie urinarie inferiori e la diffusione dei batteri può estendersi anche alla circolazione sanguigna. E’ una condizione pericolosa che richiede un pronto intervento al fine di evitare l’insorgenza di complicanze gravi.
  • la prostatite batterica cronica è una forma meno grave, ma si tratta di un’infezione recidiva che oltre alla prostata colpisce anche l’apparato urinario ed è caratterizzata da fastidiosi episodi di cistite.
  • la prostatite abatterica può essere di natura infiammatoria o non infiammatoria.
  • la prostatite infiammatoria asintomatica per definizione non presenta sintomi.

Quando l’origine è batterica, è possibile curarla con trattamenti antibiotici, mentre in altri casi è possibile adottare rimedi naturali per la prostatite sfruttando le proprietà antinfiammatorie e immunostimolanti di alcune sostanze fisioterapiche che il paziente può assumere anche per diverso tempo, considerato che tali fitoterapici sono pressoché privi di effetti collaterali. L’urologo di fiducia, dopo aver effettuato una accurata visita specialistica, sarà in grado di individuare il trattamento più adatto.

Ecco i rimedi naturali per la prostatite più comuni

In natura esistono delle sostanze che in molti casi riescono a contrastare questo tipo di infiammazione: ecco un breve elenco delle sostanze fisioterapiche più efficaci in tal senso.

  • Serenoa Repens

La Serenoa repens, nota anche come Sabal Serrulata, è una pianta che si trova negli Stati Uniti, nel Sud-Europa e nel Nord-Africa. A livello prostatico svolge un’azione antiandrogena selettiva e antiedemigena senza inibire l’ipofisi e influenzare la produzione di estrogeni e di progesterone. Nello specifico questa pianta svolge un importante meccanismo di azione che consiste nell’inibizione della 5-α-reduttasi, l’enzima responsabile della trasformazione del testosterone in diidrotestosterone: uno studio scientifico ha anche dimostrato che l’impiego di questa pianta ha un’efficacia superiore al placebo nella cura dell’ipertrofia prostatica benigna.

Nei pazienti affetti da prostatite, l’assunzione di Serenoa Repens è utile per migliorare sintomi urinari fastidiosi quali la minzione frequente, il doversi alzare spesso di notte per urinare e la minzione dolorosa. Il dosaggio da assumere varia da caso a caso e deve essere deciso dall’urologo in base alla gravità dei sintomi.

  • Urtica Dioica

L‘Urtica Dioica è una pianta originaria dell’Asia Occidentale, ma reperibile comunemente anche in Italia. Nella fitoterapia moderna si sfrutta la sua radice. I principi attivi di questa pianta sono due: i fitosteroli, che hanno un’azione simile a quella della Sereno repens, e le lectine, che inibiscono il Fattore di Crescita dell’Epidermide (EGF) determinando il miglioramento dei sintomi urinari e anche una parziale riduzione del volume della prostata. L’estratto di radice di Urtica Dioica è quindi utile per rallentare la crescita del tessuto della prostata.

  • Licopene

Il Licopene è un pigmento naturale della classe dei carotenoidi che ha un’azione antiossidante simile a quella del beta-carotene, anche se molto più potente. In base a recenti studi in materia, il Licopene può ridurre il rischio di tumore alla prostata e svolge un ruolo anche nell’abbassamento dei livelli di PSA.

  • Zinco

Lo Zinco, che si trova normalmente in alte concentrazioni nel tessuto prostatico, si riduce in maniera considerevole nelle cellule prostatiche interessate da tumore. In base ad alcuni studi sulla popolazione è stato riconosciuto allo Zinco un effetto protettivo nell’insorgere del tumore alla prostata e tale effetto è legato in proporzione alla quantità di Zinco assunta ogni settimana.

  • Vitamina E

La Vitamina E è il primo fattore antiossidante che si trova nella membrana cellulare. Oltre ad inibire la perossidazione lipidica svolge un’importante azione in sinergia con il Licopene.

  • Tè verde

Il Tè Verde si ottiene dalla foglie della “Camelia sinensis”, una pianta nota per l’azione antiossidante in considerazione dell’elevato contenuto di Polifenoli che sono circa il 20-40% del peso secco. L’Epigallo-catechina gallato (EGCG) è, tra tali sostanze, quella più abbondante e si distingue per le spiccate proprietà antiossidanti ed antimutageniche.

  • Bromelina

La Bromelina è un enzima proteolitico che si estrae dal gambo della pianta dell’ananas. È noto per la sua attività antinfiammatoria e per la sua azione terapeutica sugli edemi sia di natura post-traumatica che flogistica. Svolge anche un’azione antiedemigena e antidolorifica. In base a diversi studi l’assunzione di Bromelina riduce significativamente la durata e l’intensità dei processi infiammatori, degli edemi e del dolore post-chirurgico. Questa sostanza è priva di effetti secondari, può essere assunta giornalmente per periodi prolungati in dosaggi variabili.

Altri rimedi naturali per la prostatite sono:

L’Escina, un estratto naturale della pianta di ippocastano che possiede un’azione vasocostrittrice periferica ed è anche in grado di aumentare la diuresi. L’Escina agisce anche sul microcircolo e riduce il passaggio dei liquidi dai capillari ai tessuti. Tale fitoterapico viene poi convertito nel surrene in una sostanza che svolge un’azione riparatoria degli edemi ed ematomi di origine traumatica e/o allergica.

L’Acido Boswelico che si trova nella Boswelia Serrata svolge un’azione antinfiammatoria e lenitiva.

Il Cranberry, o Mirtillo Americano, possiede una attività antibatterica efficace nelle infezioni del basso tratto urinario come cistiti e prostatiti. Il Cranberry ha la capacità di ridurre l’adesione dei batteri alle cellule della vescica e può anche determinare il distacco di circa il 70% dei microbi che avevano già colonizzato la vescica. Il Cranberry è efficace contro l’Escherichia Coli, l’agente patogeno che più frequentemente causa infezioni delle vie urinarie.