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Come si manifesta l’andropausa e come comportarsi

Ecco come si manifesta l’andropausa e come individuarne i sintomi

Con l’avanzare dell’età la produzione di testosterone subisce un calo fisiologico: poiché tale situazione si verifica comunemente in concomitanza con l’invecchiamento, la si definisce “ipogonadismo dell’età avanzata”, ma è più nota con il termine “andropausa”.

L’invecchiamento, tuttavia, non è l’unica condizione che determina un abbassamento del testosterone perché anche condizioni patologiche a livello dell’ipofisi, dell’ipotalamo o dei testicoli possono causare questo cambiamento.

Come si manifesta l’andropausa: i sintomi comuni

Vediamo quindi come si manifesta l’andropausa e quali sono i sintomi più comuni dell’abbassamento del testosterone:

  • alterazioni dello sviluppo muscolo-scheletrico;
  • perdita di massa muscolare;
  • calo della libido;
  • stanchezza fisica (astenia);
  • difetti dello sviluppo dell’apparato genitale;
  • ridotta manifestazione dei caratteri genitali maschili.

Il testosterone è infatti un ormone importantissimo che viene prodotto nei testicoli, che è responsabile dello sviluppo corretto degli organi genitali maschili e da cui dipende la comparsa dei caratteri sessuali maschili (intendendo con questo lo sviluppo della massa ossea e muscolare, la distribuzione del grasso corporeo, dei peli, dei capelli, l’ingrandimento della laringe e delle corde vocali).

La produzione di testosterone aumenta in modo veloce all’inizio della pubertà per poi diminuire rapidamente dopo i 50 anni. A 80 anni si stima che la concentrazione di testosterone sia pari al 20-50% di quella dell’età giovanile.

In base a dati recenti in Italia sono circa 3 milioni gli uomini che manifestano i sintomi dell’andropausa, ma solo il 10% dei casi viene trattato. Fattori di rischio come obesità, ipertensione e diabete raddoppiano le possibilità di entrare in andropausa.

Andropausa: quanto incide l’età

L’età ovviamente incide su come si manifesta l’andropausa e sulla durata del calo di testosterone. Un testosterone basso la cui causa è congenita, per esempio, si manifesta generalmente con organi genitali di piccoli dimensioni, genitali ambigui e testicoli ritenuti (che non discendono nello scroto).

L’andropausa, ovvero il calo di testosterone che si verifica con l’invecchiamento, si manifesta invece con calo della libido, astenia, debolezza muscolare, disfunzione erettile, perdita di capelli, alterazione dell’umore. Possibili complicanze sono una riduzione della densità ossea e la comparsa di osteoporosi.

L’urologo-andrologo di fiducia può interpretare correttamente i sintomi di una possibile andropausa e individuare una terapia adeguata. Un prelievo di sangue è utile per esempio per determinare i livelli ematici di testosterone e capire se la causa della diminuzione risiede nei testicoli oppure se è dovuta ad un caso di ipogonadismo secondario e terziario causato da problemi all’ipofisi e all’ipotalamo.

Il livello di testosterone può essere incrementato con una terapia ormonale, ma in ogni caso la via di somministrazione viene decisa dall’urologo tenendo conto dell’età e di come l’andropausa si sta manifestando nel singolo paziente.